martedì 20 novembre 2012

AREA CINEMA: ARGO

La nostra amica Elena Chiti questa settimana ci propone la recensione del film 
"ARGO".

"Lo stile registico, estremamente interessante, rivela il suo apice nelle scene iniziali, in cui l’assalto all’ambasciata americana a Teheran nel 1979, ad opera di rivoluzionari khomeinisti, viene filmato miscelando nuove riprese, girate app
ositamente per il film, a granulose immagini in 16 mm estrapolate dai reportage dell’epoca ed adattate al formato del film, unite tra loro attraverso un montaggio rapido che esalta gli attimi frenetici dell’assalto all’ambasciata e del sequestro degli ostaggi americani. Frequente, soprattutto nelle prime scene, è l’utilizzo di panoramiche filate, altrimenti definite “a schiaffo”, mentre le inquadrature girate utilizzando la macchina da presa a mano o la steady-cam sono disseminate in tutto il film.
La sceneggiatura, ben congeniata e dal ritmo incalzante, consente di mantenere viva la suspense per l'intera durata del film, oltre a permettersi una metacinematografica incursione nel mondo hollywoodiano, giustificata dalla peculiarità della missione. Metaforica la scena in cui, durante la lettura per la stampa della sceneggiatura di “Argo”, alle fantascientifiche battute del copione si sovrappongono le demagogiche dissertazioni politiche pronunciate sia dai portavoce americani che da quelli iraniani, ed estrapolate direttamente dai TG dell’epoca. Inoltre in questo film, ispirato ad una storia vera, a sottolineare la grottesca falsità dei messaggi mediatici, a cui siamo frequentemente sottoposti, si aggiunge il finale, in cui i meriti del successo della missione vengono attribuiti interamente al Canada, celando al mondo intero l'intervento imprescindibile della CIA."






Nessun commento:

Posta un commento